giovedì 21 luglio 2011

7 Chakra - Sahasrara Chakra o Centro Coronale



Questo centro sottile dai 1000 petali,  è il chakra più importante di tutti. È situato nell’area limbica del nostro cervello. Il chakra del Sahasrara è costituito dalla riunione dei 6 chakras: si tratta di uno spazio incavo, sui bordi del quale si trovano i 1000 nervi. Si possono vedere tutti questi nervi se si seziona il cervello trasversalmente, assomigliano a dei petali. Prima della realizzazione del Sé questo centro è chiuso dai 2 palloni del nostro ego e superego. Assomiglia ad un fiore di loto chiuso. Quando è illuminato dal risveglio della kundalini che lo raggiunge, si vede il Sahasrara come un loto aperto dai 1000 petali. Questa è la realizzazione del Sé, l’integrazione, la libertà assoluta, la gioia dello Spirito e la serenità. Quando è aperto godiamo di Dio in tutte le sue forme e si sente costantemente nella vita; si chiude in caso di "quasi svenimento", dove il chakra si chiude per evitare la perdita di Coscienza, la fuoriuscita dell'anima. Fisicamente si manifesta come vitiligine (sbiancamento della pelle derivata dall'eccesso di secrezione di melatonina da parte dell'epifisi), vertigini, noia, insoddisfazione, odio verso Dio.

È anche chiamato Chakra della Corona, ha nel suo cuore un loto più piccolo a dodici petali in cui è inscritto il triangolo chiamato Kamakala, che simbolicamente raffigura la sede della Shakti Suprema, cioè la Forza Cosmica non individualizzata. Nei mille petali del loto sono contenute tutte le lettere dell'alfabeto sanscrito.
È di colore viola ed è orientato verticalmente con il relativo imbuto che indica verso il cielo. È il chakra che presiede il contatto con il Divino, governa la corteccia cerebrale e la presa di coscienza. Esso determina l'apertura e la dilatazione della coscienza con lo sviluppo dell'intelletto. Le sue funzioni principali sono relative alla conoscenza superiore. Al Sahasrara Chakra appartengono tutte le questioni relative alla "Illuminazione", vale a dire la relazione tra la coscienza dell'individuo e quella dell'universo.Lo sviluppo pieno del Settimo Chakra porta a uno stato di contatto e comunione con la forza creatrice dell'universo, uno stato di purificazione, appagamento spirituale, totale libertà dalle limitazioni dei nostri istinti bassi e grossolani: si tratta, è evidente, di stati dell'essere che sfuggono alle possibilità descrittive della razionalità e che possono essere compresi (nel senso di "presi all'interno di noi", vale a dire assimilati e non semplicemente capiti) soltanto attraverso l'esperienza diretta. L'apertura di questo chakra coincide con il Bodhi.

lunedì 11 luglio 2011

Ajna Chakra o Centro Frontale o Terzo Occhio



Questo centro sottile dai 2 petali è l’Agnya chakra che si situa al centro della fronte. Questo punto è conosciuto anche come il terzo occhio di Shiva. Nel corpo fisico è rappresentato dall’incrocio dei 2 nervi ottici nel nostro cervello (il chiasmo ottico). Poiché questo centro sottile controlla i nostri occhi, un impegno visuale eccessivo (come il cinema, la televisione, il computer o la lettura) può rovinare questo chakra, così come tutti i cattivi pensieri. Per pulire l’Agnya chakra bisogna purificare il nostro sguardo. Questo Chakra permette la visualizzazione e la proiezione di noi stessi nel futuro, la creazione di progetti, la creatività, la capacità di sviluppare ESP (Extra Sensorial Perception) la capacità di vedere senza l'uso del senso "vista". Si chiude in caso di delusione per la non realizzazione di un progetto di vita.
Ajna è gerarchicamente uno fra i più elevati dei chakra; sui petali del loto vi sono le lettere Hame Ksam; esso contiene la rappresentazione della sacra sillaba Om, sintesi di tutti i Mantra. La divinità preposta è Shambhu e la sua Shakti èSiddha-Kali.
Gli squilibri qui si manifesteranno attraverso incubi, fenomeni psichici incontrollati o sgradevoli, mancanza completa di sogni, confusione mentale. Fisicamente un blocco si manifesta con tutte le malattie collegate alla vista, mal di testa frontale. È responsabile della percezione "visiva" dell'aura.


domenica 3 luglio 2011

QUINTI CHAKRA - Vishuddi


Questo centro dai 16 petali si chiama il Vishuddi; si situa a livello del pomo d'Adamo nell'uomo e nell'incavo della gola nella donna. Questo centro sottile è responsabile del funzionamento del collo, della lingua, della nuca, della bocca, delle orecchie, del naso, dei denti. Questi sono gli organi per mezzo dei quali comunichiamo con gli altri. È attraverso il Vishuddi che possiamo comunicare con tutte le Deità, poiché è la fonte dei mantras che si cantano. 
Al livello fisiologico, controlla il funzionamento della ghiandola tiroide. Quando è aperto la persona comunica con voce chiara e ferma, si esprime al meglio quando attraverso di esso esprimiamo la nostra missione nella vita parliamo del nostro lavoro o dello studio con amore. 
Si chiude quando viene bloccata l'autoespressione e quando non si è contenti del proprio lavoro o studi o ci sono conflitti sul lavoro, tanto da manifestarsi a livello fisico come stridore, mancanza di voce, torcicollo, e malattie della gola e tiroidi.

Ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero nel quale è inscritto un cerchio. Il Mantra-seme è Ham.
È di colore blu, è bipolare ed è orientato orizzontalmente. 
È il chakra della Comunicazione inteso come manifestazione verso l'esterno. Questo chakra sovrintende la comunicazione, la capacità d'ascolto e di parola, la sincerità. 
Gli squilibri in questo chakra si manifesteranno come problemi quali incomunicabilità, incapacità di trasmettere chiaramente agli altri le proprie idee e sentimenti, incapacità di sfogare le proprie tensioni psicologiche, stress e introversione. È responsabile della comunicazione con il mondo Etereo (delle creature extracorporee).

sabato 2 luglio 2011

QUARTO CHAKRA - Anahata Chakra o Centro del Petto


Questo centro dai 12 petali si chiama Anahata e si situa al livello del plesso cardiaco, dietro lo sterno, nell’asse del midollo spinale. È lì che, fino all’età di 12 anni, sono prodotti gli anticorpi e inviati nel nostro sistema sottile, aiutandoci a lottare contro gli attacchi esterni al nostro corpo e psiche, e proteggendoci da malattie e intrusioni nocive durante la nostra vita. Quando il chakra del cuore non è sviluppato correttamente o è bloccato, si soffre d’un importante sentimento d’insicurezza.
Il cuore è il punto centrale della creazione e dunque tutti i chakras dipendono da lui. Potrebbe essere paragonato a una stazione centrale dalla quale parte un’energia verso le parti del corpo. Il cuore è la sede dello Spirito, la fonte della forza onnipotente, manifestata in Shiva. Dunque un chakra del cuore forte è la base di una personalità sana e dinamica, piena di amore e compassione. Questo centro sottile controlla la respirazione e il funzionamento del cuore e dei polmoni. Questo Chakra permette di godere della famiglia, mamma, papà, sorelle fratelli, nonni, zii, grazie ad esso godiamo del loro amore e li accettiamo così come sono, diamo amore senza chiedere nulla in cambio quando è pienamente sviluppato. Si chiude invece in caso di conflitti in famiglia, abbandono, perdita di un caro, e tale chiusura si ripercuote a lungo andare a livello fisico appunto su cuore e polmoni (polmoniti, asma, malattie cardiache).

Il Anahata Chakra. Ha come simbolo geometrico il doppio triangolo incrociato. I petali del loto sono dodici. Il Bija-Mantra è Yam, la divinità è Isana e la sua energia vitale è Bhuvanesvari.
Si trova al centro del petto, allo stesso livello del cuore fisico e la ghiandola endocrina a cui è associato è il timo. È di colore verde, è bipolare, è orientato orizzontalmente e il suo elemento è l'Aria. Produce emozioni, come amore incondizionato, sensibilità verso l'ambiente esterno, accettazione, pietà, bontà, il dare ed il ricevere ed in generale il prendersi cura della vita (umana, animale, vegetale).

TERZO CHAKRA - Manipura Chakra o del Plesso Solare



Questo centro sottile dai 10 petali si chiama il Nabhi e si trova nella regione del plesso solare appena sotto il diaframma. Il Nabhi è il centro del benessere individuale e collettivo. Grazie a questo centro godiamo del nostro prossimo accettandolo per come egli è, godiamo della società. Da un punto di vista fisico, questo centro si occupa degli organi innervati dal plesso solare: lo stomaco, gli intestini, il fegato e la vescicola biliare, la milza, il pancreas. La nostra attitudine verso il cibo e il modo in cui mangiamo, colpiscono le secrezioni digestive. Si blocca per grandi spaventi (con contrazione dello stomaco) o per cose non accettate della vita, situazioni o persone. L'elemento di questo chakra è il fuoco ed è chiamato così perché il fuoco (fuoco digestivo) che vi arde dentro lo fa risplendere come un gioiello.

Ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero, emblema dell'elemento Fuoco.I petali del loto sono dieci. 
Il suo mantra è Ram.

Questo è il chakra della forza di volontà individuale, del carisma e dell'efficenza. Un suo blocco con eccesso di tensione provoca incapacità di rimanere calmi, scoppi d'ira, iperattività, disturbi di origine nervosa. Presiede le emozioni, corrisponde al potere ed al controllo. Attraverso questo punto si gestisce l'emotività, il desiderio di autoaffermarsi; è legato al potere e alla capacità decisionale.
Il funzionamento carente invece causa scarsa energia, timidezza, bassa stima di sé, senso di inutilità, chiusura in sè stessi, paura del prossimo, fobìe, ipocondria.

SECONDO CHAKRA-Swadhisthana Chakra o Centro Pelvico



Questo centro sottile dai 6 petali è situato sotto il ventre, circa 2 dita sotto l'ombelico.
Questo Chakra controlla l'apparato riproduttore, gonadi, ovaie, utero, vescica urinaria, prostata nell'uomo. Grazie ad esso Uomo e Donna godono ed offrono piacere sessuale, è un centro molto energetico, soprattutto nell'uomo che durante l'orgasmo emette con lo sperma una grande quantità di energia (in Cina l'eiaculazione viene anche chiamata "piccola morte" poiché l'energia emessa è tanta e l'uomo se ne priva).

Ha come simbolo geometrico la falce di luna racchiusa in un cerchio, emblema dell'elemento Acqua; i petali del loto sono sei. La divinità preposta è Varuna, la sua energia vitale o Shakti è Sarasvati. Il suo mantra è Van.
Le ghiandole endocrine associate a questo chakra sono le gonadi ed ovaie. È di colore arancio, è bipolare ed è orientato orizzontalmente. È collegato al piacere fisico, alla gioia di vivere, al desiderio. Come il chakra della Radice, Svadhisthana è legato al mondo materiale. Un suo cattivo funzionamento deriva da conflitti nella sfera sessuale, come tradimenti, abusi, litigi.

venerdì 1 luglio 2011

PRIMO CHAKRA-Il Muladhara o Chakra della Radice.



Questo centro sottile dai 4 petali si chiama Mooladhara e si situa tra l'ano ed i testicoli o la vagina, nel perineo.
Questo centro è collegato alla ghiandole surrenali, in questo centro troviamo i reni.
Le sue funzioni fisiologiche riguardano la produzione del sangue e delle ossa e le attività sessuali intese come riproduzione per portare avanti la specie.


Ha come simbolo geometrico il triangolo con un vertice in basso racchiuso in un quadrato, emblemi il primo dell'organo sessuale femminile (il calice) e il secondo dell'elemento Terra.
In esso dorme Kundalini. Il loto presenta quattro petali. Il suo Mantra-seme è Lam, La divinità preposta a questa ruota è Brahma, la sua energia vitale prende il nome di Savitri o sposa del creatore.

Muladhara significa «radice» ovvero principio-energia capace di assicurare sviluppo e nutrimento a ogni cosa. Il chakra della radice corrisponde alle ghiandole surrenali, preposte alla produzione di ormoni per la costruzione di sangue ed ossa. È orientato verticalmente con l'apertura dell'imbuto che indica verso la Terra. La sua funzione principale è legata al corpo materiale, all'istinto di sopravvivenza. Produce un senso di armonia fisica e mentale in rapporto alla natura; è legato alla vitalità sessuale, la capacità di adattamento al mondo e di sopravvivenza, soddisfa i bisogni primordiali quali il cibo, l'acqua, l'aria, il riparo. Poiché ha solo un polo, tende ad essere un po' più grande degli altri chakra. È il chakra con cui vengono assorbite le energie della Terra.

Introduzione ai Chakra

I chakra sono punti di forza umani, a volte associati a organi fisici, tra i quali si muoverebbe un'energia variamente definita (prana, o in casi particolari kundalini* o avadhuti).
Uno squilibrio a livello di un chakra determinerebbe uno squilibrio d'energia nei determinati organi associati.

Il corpo fisico e il corpo sottile ( le emozioni, pensieri, percezioni, stati di coscienza) formano un insieme. Questi due corpi sono collegati a livello dei chakra, quindi agendo sul corpo fisico si produrrà un effetto su quello sottile e viceversa.
I chakra vengono assimilati al Loto, questo perché benché esso nasca da acque stagnanti e putrescenti, dà origine ad 
un fiore bellissimo e candido.

Nella simbologia indiana le acque stagnanti rappresentano l'indistinzione primordiale del caos e il loto che da esse sorge rappresenta l'elevazione spirituale. Ogni "loto", ha un numero particolare di petali (mandala o forma geometrica), un mantra* ed è associato ad un elemento (tattva), ad un senso e ad un colore.
Gli esseri umani, la maggior parte degli animali ed alcune piante avrebbero sette chakra principali o primari.

Secondo alcune tradizioni, ogni chakra assomiglierebbe ad un piccolo vortice con la parte più stretta dell'imbuto orientata verso il corpo ed ogni chakra (con l'eccezione di due) avrebbe due metà o poli, una rivolta verso la parte anteriore e l'altra verso la parte posteriore del corpo.

Esiste poi un secondo gruppo per importanza che è composto da chakra minori che si troverebbero nei polpastrelli, al centro del palmo delle mani, in alcune aree dei piedi, nella lingua o altrove.

E un terzo gruppo che è composto da un numero praticamente incalcolabile di chakra di dimensioni piccole e minuscole; infatti, in ogni punto in cui si incontrano almeno due linee energetiche, anche infinitesimali, si troverebbe un chakra.

*mantra: verso o formula mistica o magica, preghiera, canto sacro o pratica meditativa e religiosa.
*kundalini: con Kundalini si intende un'energia residuale della creazione che si trova in ogni essere umano. 
Kundalini, allo stato latente, risiede nell'osso sacro posto alla base della colonna vertebrale. Il suo nome deriva dalla parola kundala, che significa avvolto, arrotolato, spiraliforme, perché allo stato latente (detto anche dormiente), la kundalini si trova avvolta in tre spire e mezzo.
Lungo il suo percorso, la Kundalini attraversa i chakra risvegliandoli e potenziandoli. Giunta al settimo chakra, l'ultimo, l'individuo raggiunge uno stato che viene comunemente definito Realizzazione del Sé o risveglio secondo la tradizione indiana.