venerdì 12 agosto 2011

Allenamento settimanale di auto-consapevolezza



Contate i pensieri del vostro dialogo interiore (ricordi, giudizi, frasi, critiche, apprezzamenti) nell'arco di un'intera giornata... se risulta troppo laborioso causa distrazioni esterne, mettetevi in un luogo appartato e per almeno un oretta contate tutto ciò che vi passa per la testa ... non tentate di interrompere l'insorgere delle vostre idee, bensì limitatevi semplicemente a lasciarle fluire e a continuare il conteggio... vi stupire nello scoprire la grande quantità di pensieri che produce la vostra mente

la settimana successiva passate ai micro-movimenti del corpo / gesti / comportamenti... 

infine passate in rassegna le emozioni che provate durante la giornata...

consiglio di riportare queste indicazioni per iscritto su un post-it affinché siano a portata di mano

lo scopo finale è quello di affinare la vostra volontà, sorvegliando gli impulsi frenetici della mente. ogni tanto dovrebbero comparire degli sprazzi di lucidità, in cui vi rendete conto della meccanicità della vostra mente...

E' un modo per destare il vostro guardiano interiore e allentare la presa degli aggregati egoici. 



Le Dodici Cause Dell'Eterno Ritorno


Buddha ci dice l'origine della sofferenza, o la spiegazione del perché torniamo a nascere una ed un'altra volta in questo regno o in altri.

L'ignoranza è tutto il contrario della conoscenza, ed è indubbio che conoscenza è Gnosi,  Gnosi è il fuoco divoratore che consuma ogni ignoranza ed è capace di offrire all'Essenza la Verità Ultima e la liberazione totale da ogni incatenamento alla Ruota del Samsara (rinascita).

  1. C'è Ignoranza.
  2. L'ignoranza condiziona le formazioni mentali (pensieri)
  3. Le formazioni mentali condizionano la coscienza.
  4. La coscienza condiziona la mente ed il corpo.
  5. La mente ed il corpo condizionano i sensi.
  6. I sensi condizionano il contatto.. (azioni)
  7. Il contatto condiziona la sensazione.
  8. Il sentimento condiziona il desiderio.
  9. L'ansia (di avere qualcosa) condiziona l'attaccamento (alle cose fisiche e materiali).
  10. L'attaccamento condiziona il processo per arrivare ad essere.
  11. Il processo per arrivare ad essere condiziona il ritorno (condiziona la rinascita).
  12. Il ritorno condiziona la decadenza e la morte, così come la pena, lamento, dolore e disperazione.

LE 4 SANTE VERITÀ


  1. La Prima Santa Verità è che c'è sofferenza, la malattia è sofferenza, il nascere è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza, il dolore e la disperazione sono sofferenza, il contatto con la cosa spiacevole è sofferenza, il desiderio insoddisfatto è sofferenza
  2. La Seconda Santa Verità è che la sofferenza nasce dai desideri
  3. La Terza Santa Verità è che la sospensione della sofferenza è la vera assenza di passione: la distruzione completa di quest’ansia di piaceri, provoca la sospensione della sofferenza.
  4. La Quarta Santa Verità è il cammino che conduce alla sospensione e soppressione del dolore, è la via che porta alla Suprema Felicità senza Limiti.

Il cammino verso la Quarta Santa Verità secondo Buddha era ottuplice, e venne chiamato il NOBILE SENTIERO OTTUPLICE.

  1. VISIONE RETTA.
    È vedere che esiste sofferenza, la sua causa, la sua sospensione e il cammino che conduce alla sospensione.
  2. PENSIERO RETTO.
    Pensiero libero dalla sensualità, cattiva volontà e crudeltà.
  3. LINGUAGGIO RETTO.
    Linguaggio libero dall’ inganno, insulto, sospetto e stupidità.
  4. AZIONE RETTA.
    Azione libera dall'assassinio, furto, adulterio, bugia.
  5. VITA RETTA.
    Quando il discepolo evita un commercio perverso (predizione, usura, armi, esseri vivi, carne, droghe e veleni), e si guadagna da vivere con mezzi retti e onorevoli.
  6. SFORZO RETTO.
    Con lo sforzo retto si ostacolano i pensieri negativi e si sviluppano quelli positivi.
  7. ATTENZIONE RETTA.
    Quando il devoto vive attento e sa che il corpo, i sentimenti, la mente ed i pensieri non sono permanenti e sono sottomessi alla decadenza.
  8. CONCENTRAZIONE RETTA.
    È la unidirezionalità della mente mediante esercizi respiratori e meditazioni speci
Non commettere offese morali, fare il bene, e pulire il proprio cuore: questo è l'insegnamento di tutti i Buddha



Gli aggregati egoici.


Essere un Buddha è raggiungere lo stato di «Illuminazione». Siddharta Gautama diresse la mente alla distruzione completa dei 4 veleni, emancipandosi totalmente dal veleno della concupiscenza, il veleno dell'amore all'esistenza, l'attaccamento, il veleno della falsa opinione (inganno) superstizione, e il veleno dell'ignoranza (ignoranza delle sacre verità).




Egli rinuncia alle comodità che tanto ci mantengono ora come a quel tempo legati ed addormentati, funzionando sempre come automi senza uscire mai dalla tediosa ruota di nascite e morti della ruota del Samsara.
Scoprì che quello che ci lega qui, a questa vita, sono i desideri prodotti dai molteplici aggregati che tutti portiamo nel nostro interno. Solo eliminando questi aggregati, potremmo accedere alla fortuna di un cuore tranquillo.
I nostri desideri, infatti, conformano entità strane che come cattivi figli nostri, chiedono continuamente alimenti per continuare a sussistere.
Buddha vide come ripetiamo vite dopo vite gli stessi atti, che ci mantengono imprigionati dalle nostre proprie creazioni egoiche.
Il maggiore nemico dell'Illuminazione è l'Io.
Per svegliarsi bisogna mantenersi nel mezzo. Né piacere, né dolore, né in una grande allegria, né in una grande tristezza... Sempre nell'equilibrio.