lunedì 18 aprile 2011

Gli "eretici" della storia.

Grandi personaggi della storia furono perseguitati e uccisi nel nome della libertà di pensiero e di teorie che possiamo considerare le basi della scienza noetica.


Giornano Bruno approva la teoria di Copernico che propone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare, e nutre una profonda avversione contro l'astronomia aristotelica (l'unica riconosciuta ufficialmente ai suoi tempi), al cui cosmo finito contrappone appunto un universo illimitato, ricco di infiniti centri (o quindi di nessun centro). Arriva ad ipotizzare l'esistenza di altri sistemi solari e dunque di pianeti, alcuni dei quali abitati da esseri viventi e pensanti.

A questo punto viene tirata in ballo anche la teologia. Difatti Bruno concepisce Dio non solo come causa prima del mondo ma anche come principio immanente di tutte le cose. Si tratta di quel tipo di concezione (considerata eretica dalla Chiesa) che va sotto il nome di panteismo, cioè tutto è Dio, dunque secondo tale dottrina Dio è presente in ogni cosa. 


La teoria di Bruno si presenta inconciliabile con la dottrina cristiana poichè esclude il concetto di un Dio creatore, avvicinandosi semmai al buddhismo e uscendo completamente dal cristianesimo. Per altri aspetti Bruno ci riporta al buddhismo; nei trattati ermetici egli utilizzò immagini di forme geometriche su cui riflettere e meditare. Il punto interessante è che si tratta di "mandala", disegni geometricifortemente centralizzati, da sempre usati nelle religioni orientali come ausilio della meditazione mistica. Inoltre Bruno ammetteva la metempsicosi (che rappresentò uno dei capi d'accusa durante il processo), la trasmigrazione delle anime anche tra forme viventi diverse.


Giordano Bruno elabora una nuova teologia dove Dio è intelletto creatore e ordinatore di tutto ciò che è in natura, ma egli è nello stesso tempo Natura stessa divinizzata, in un'inscindibile unità di pensiero e materia. 
Per queste convinzioni, giudicate eretiche, fu condannato al rogo dall'Inquisizione della Chiesa romana.

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